Montù Beccaria - Cenni Storici
Tra i Castelli del Feudo de l'Aversa aveva particolare importanza il Castello di Monteacuto o Montecucco che prese poi il nome di Montù Beccaria dalla famiglia pavese che ne tenne la signoria.
Essa apparteneva all'agro piacentino, ma Federico I di Barbarossa, per punire i piacentini che erano Guelfi, lo diede ai pavesi Ghibellini e ai suoi fedeli partigiani, i quali nel 1164 lo infeudarono ai loro concittadini, i Beccaria, che a quei tempi formavano una delle principali famiglie di Pavia.
Nel 1216 durante la lotta tra Ghibellini pavesi e i Guelfi piacentini, tutta la Valle Versa venne devastata orrendamente dai piacentini e anche il castello venne quasi distrutto, ma ben presto venne riedificato e fortificato.
Nel 1289 Umbertino o Manfredino Beccaria venne espulso dalla città di Pavia e si rifugiò con i suoi aderenti nel suo Castello di Monteacuto. Contro di lui portò Guglielmo Marchese del Monferrato, che era a Pavia capitano del popolo; con forte esercito pose l'assedio al Castello e perchè nessuno potesse fuggire vi costruì attorno una Bastia.
Quando i piacentini e i milanesi seppero che Manfredino Beccaria era in pericolo, accorsero a liberarlo, unendosi ai cremonesi e ai bresciani. intanto Manfredino, vedendo che gli assediati stavano per prendere il Castello, per non cadere nelle loro mani fuggì e, non potendo oltrepassare la Bastia, si nascose in una valletta , in mezzo ai cespugli di spine, e si raccomandò al celeste guerriero S. Michele Arcangelo, facendo voto di erigere in quel posto una chiesa in suo onore, se non fosse stato scoperto dai nemici.
Dopo qualche tempo, i piacentini e i loro alleati spezzarono la Bastia, libererano il castello e misero in fuga il marchese di Monferrato.
Manfredino Beccaria, vistosi salvo, mantenne la parola e in quella valle edificò la Chiesa di S. Michele, che fu erettain Parrocchia di Bonifacio VIII nel 1303.
La lotta tra Guelfi e Ghibellini continuò sino a quando i Visconti, diventati signori di tutta la Lombardia, fecero distruggere il Castello. il borgo fu dato a Rainaldo Beccaria nel 1412 e rimase sempre alla sua famiglia; nel 1590 morendo Aureliano Beccaria senza discendenza lasciò tutti i suoi beni ai Padri Barnabiti.
I padri fecero molto bene a Montù, ma nel 1802 vennero sorpresi dal governo napoleonico; la chiesa di S. Aureliano venne distrutta e gli avanzi del celebre Castello vennero trasformati in case di abitazione.
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